L’Irlanda in 15 giorni – Qualche consiglio di Viaggio
Per la nostra esperienza, l’Irlanda è un paese abbastanza facile per il viaggiatore, ma meglio avere i documenti in regola ed essere prudenti con la guida a sinistra.
Per la nostra esperienza, l’Irlanda è un paese abbastanza facile per il viaggiatore, ma meglio avere i documenti in regola ed essere prudenti con la guida a sinistra.
Siamo Partiti da Dublino e abbiamo fatto il giro dell’Irlanda (esclusa l’Irlanda del Nord) in senso orario. Nei 15 giorni di viaggio, abbiamo passato molte ore in macchina, ma questo ci ha permesso di vedere molte cose.
Abbiamo percorso tutta la costa da Dublino a Galway, passando per Cork e Killarney.
L’Irlanda mi ha sempre affascinata istintivamente, ma non l’ho mai considerata tra le prime mete di viaggio.
In realtà quest’anno avrei voluto fare le vacanze negli Stati Uniti, ma l’idea mi è scivolata subito dopo aver visto il costo dei voli. In questi mesi ho avuto però diversi input che mi spingevano a concretizzare il viaggetto in Irlanda:
L’auto è un ottimo mezzo per girare la Francia, visto che vi sono molti paesaggi da vedere, spesso percorrendo stradine di campagna. Probabilmente la cosa migliore sarebbe il camper, che permette di ammortizzare le spese e di fermarsi (quasi) ovunque.
La cosa che mi ha colpito di più della Francia sono i paesaggi: campi di girasoli, foreste, scogliere. Non altrettanto i monumenti, fin troppo ritoccati per i miei gusti.
La cucina è buona, meglio però quella del Sud, sicuramente più ricca.
Delisle fa parte del cosidetto Graphic Journalism o Comics Journalism. E’ un giornalista, perchè racconta fatti veri, ma li racconta con il disegno. Racconta i paesi che visita o in cui soggiorna.
Per me è il massimo: amo i fumetti, mi piace il giornalismo, adoro viaggiare, cosa potrei volere di più?
“Prima o poi ci andremo!” me lo dico sempre. Peccato che non sia affatto facile e, soprattutto, fattibile ad oggi.
Per andare su Marte ad oggi ci vogliono circa 5 mesi. Un viaggio non facile: 24 ore al giorno in uno spazio ristrettissimo con altre persone, senza poter abbandonare il posto.
Questo libro l’ho scoperto per caso girovagando su internet. In effetti stavo proprio curiosando sulle isole più sperdute del mondo e questo libro è perfetto! L’autrice fa un viaggio (di fantasia) in tutte le isole più perdute, inaccessibili, inabitate e inospitali del pianeta.
Per ogni isola, cerca una storia da raccontare e ne trova di veramente eccezionali.
Invidio molto lo stile narrativo di Chatwin: essenziale, attento solo ai fatti, ai dialoghi e a brevi descrizioni. Eppure così ricco, capace di raccontare le persone, i luoghi, il mondo nella maniera più semplice.
Ama soprattutto raccontare la gente che incontra (d’altra parte ha fatto studi di archeologia ed è appassionato di antropologia), i suoi sono sempre viaggi alla ricerca dell’altro, con una curiosità famelica.