In viaggio tra Perù e Bolivia: consigli utili per i viaggiatori
Abbiamo fatto un classico giro partendo da Lima, arrivando in aereo a Cuzco, proseguendo fino al Titicaca e sconfinando in Bolivia fino a La Paz.
Poi, siamo tornati in Perù ad Arequipa e percorso la costa (Nazca, Pisco) fino a Lima.
Si può viaggiare tranquillamente in pullman lungo tutto il paese, ma mentre sulla linea costiera i mezzi che si incontrano sono messi abbastanza bene, nell’interno (soprattutto lungo il Titicaca) alcuni sono un po’ scassati.
Per andare da Lima a Cuzco abbiamo optato per un volo aereo, che ci è costato un po’ di più, ma ci ha fatto risparmiare del tempo prezioso. Tenete comunque conto che per visitare i due paesi ci saranno da fare lunghe tratte in pullman, di parecchie ore. Però il panorama che vedrete è di sicura emozione.
In Agosto, la temperatura è ottima per visitare il paese. Sulla costa fa un po’ freddino e c’è un po’ di nebbia, ma all’interno di solito splende il sole, il cielo è terso, e le foto vengono magnificamente…
Non aspettatevi però che sia caldo. O meglio: il Perù ha dei microclimi assurdi: c’è una zona verso l’Ecuador in cui c’è la foresta equatoriale e fa caldo; ma sulla costa fa freddo e così pure sulle montagne.
Inoltre, ricordatevi che visitando Cuzco e il Titicaca, viaggerete sempre tra i 2500 e 5000 in media, e quindi si può avere il mal di montagna.
A me è venuto, sono stato male una notte: ero spossato, avevo freddo, come se avessi un bel febbrone. Poi l’indomani mi sono svegliato e stavo meglio. Ma la sensazione di affaticamento c’è comunque, sentirete che i vostri passi in salita sono molto più faticosi.
Lungo la costa e nella zona di Cuzco si trovano buone sistemazioni, nei luoghi più remoti delle Ande e verso la Bolivia la situazione è peggiore.
Dappertutto però siamo riusciti a trovare sistemazioni dignitose e pulite.
Pollo allo spiedo. Da quel che ho capito, i peruviani si vantano di essere gli inventori dello spiedo…
e poi patate, fritte e non. Ma c’è anche carne di lama e alpaca che non sono male, e poi il famoso Cuy, il porcellino d’india… che in realtà è un topo. L’ho assaggiato, non ha praticamente sapore, certo che vederti portare in un piatto una “cosa” che somiglia palesemente ad un topo ha un certo impatto…
In confronto al Messico, lo spagnolo parlato qui è un po’ meno capibile. Un po’ di inglese però lo parlano, soprattutto nelle località turistiche.
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