Arrivare da Milano a Pechino è stato un bel salto! Non appena ho messo piede in questa città ho avvertito subito di essere in un posto veramente diverso da quello in cui sono abituata a vivere. Gia’ Milano è caotica, ma Pechino lo è moltiplicata per 1000.
Il nostro viaggio in Cina è finito. ci siamo stati appena una decina di giorni, e vedendo un’infinitesima parte del continente cinese, ma tante cose abbiamo visto, tanto abbiamo imparato sul popolo cinese e sul loro modo di vivere.
L’Expo 2010 è stato un evento importante per i cinesi? Sì, decisamente.
A Shanghai, l’evento era pubblicizzato dappertutto e ovunque si trovavano negozi aperti appositamente per vendere gadget dell’Expo.
Visto che eravamo a Shanghai abbiamo deciso di andare a vedere l’Expo.
Shanghai è ipermoderna. Grattacieli, grattacieli e grattacieli. e flussi immani di persone che si spostano, si incrociano e si scontrano nel tentativo di passare.
Shanghai è la più popolosa città della Cina e una delle città più popolose del mondo. E’ vista come capitale economica della Cina. In effetti pare molto più sfarzosa, luccicante e lussuosa di Pechino, anche se bisognerebbe vedere tutta Shanghai e non solo il centro…
Dopo Pechino, abbiamo preso l’aereo e siamo andati a Xi’an, per vedere l’Esercito di Terracotta.
Mi ha fatto impressione vedere un volo interno, cioè non intercontinentale, effettuato con un aereo molto grande, e comunque stipato di persone.
Nei 3 giorni successi alla visita della Grande Muraglia, ci siamo dedicati a visitare alcuni dei maggiori siti presenti a Pechino: Il Palazzo d’Estate, il Tempio del Cielo e il Tempio dei Lama.
Tutti e tre così diversi, ma anche così tipicamente cinesi, almeno per un visitatore occidentale.
Il quarto giorno in Cina l’abbiamo dedicato alla visita della Grande Muraglia.
Abbiamo visto la parte sita a Mutianyu, non saprei fare confronti con le altre parti di mura. Secondo me, sarebbe bello vederle tutte, e farci anche una bella camminata, ma ci vuole molto tempo.
Siamo arrivati sul posto all’alba delle 11.30. Troviamo il solito delirio di folla, non ho mai visto tanta gente, così fitta. E questa non sarà certo l’ultima volta che lo penserò, qui in Cina. La Città Proibita è di fronte a piazza Tien An Men. E’ cinta da una massiccia muraglia rossa, e vi si accede tramite una serie di graziosi ponticelli che permettono di attraversare il fossato che la circonda. Sulla muraglia, è posto un’enorme ritratto di Mao.
La prima impressione della Cina è stata quindi pessima: siamo stati calati in un ambiente ostile. Nessuno che ci capisce, un caldo da impazzire, e una città opprimente.
Pechino ci ha subito soffocati: il cielo grigio, gli edifici enormi e di stile sovietico, anch’essi ovviamente grigi. No, decisamente Pechino non ci è piaciuta.
