Perdersi a Venezia
Era da anni che non tornavo a Venezia, ma il fascino della città è rimasto immutato.
Una gita in giornata per una visita veloce. La mia compagna non e’ mai stata a Venezia, ma in realtà chi non conosce Venezia? Diciamolo, nessuno. Tutti sanno della sua bellezza, del suo fascino. Tutti l’hanno visto almeno in fotografia. Ma durante il viaggio mi sono reso conto che non e’ esattamente così. La mia compagna inizia a farmi domande sulla città: “ma non passano auto?” “ma non ci sono industrie?” Domande che mi suonano ridicole in un primo momento, ma che mi riportano nella mente le eccezionalità di questa città che avevo sepolto nella mia memoria. Queste domande mi hanno fatto ricordare com’è Venezia e perchè è così ammirata. Forse perchè queste domande hanno dato alla mia visita il senso di una nuova scoperta o forse semplicemente perchè Venezia è bellissima, questa breve visita e’ stata piena di meraviglie.
Abbiamo posteggiato vicino la stazione di Padova per evitare il problema del parcheggio, e in 25 minuti esatti ci siamo ritrovati alla stazione di Venezia Santa Lucia. Di certo non si può rimanere indifferenti a questa città immersa nella laguna piena di vicoli e vicoletti (chiamati calle), dai bei palazzi signorili e dall’aspetto ordinato. E’ una città labirintica, dove e’ facilissimo perdersi! Ho subito immaginato il divertimento che proveranno i bambini a giocare a nascondino tra quelle viuzze, attenti al pericolo incombente, che si cela dietro a qualche calle: quello di cadere in mare.
Ho immaginato anche quanto sarà romantico per una coppia di innamorati giocare a rincorrersi a Venezia: la fanciulla stanca di rincorrere il suo amato si perde tra i viali…ed ecco che da quelle vie senza uscita sbuca fuori il principe che la bacia!!! Ma dalle fantasia ritorniamo alla realtà: il nostro viaggio! Ci siamo lasciati condurre dalla segnaletica stradale fino alla famosissima Basilica di San Marco, la chiesa più famosa del capoluogo veneto. Ricordavo di averla vista nel mio libro di storia dell’arte, definita mirabile esempio di architettura bizantina.
L’ingresso è gratuito e prima di entrare ci hanno fatto posare gli zaini alla chiesetta attigua del Bassin. Mosaici incredibili e tipiche figure dell’arte bizantina quale il Cristo Pantocrator hanno allietato i nostri occhi. Un po’ meno ha attirato la mia attenzione la Pala d’oro (per la quale abbiamo pagato 1 euro), piena, stracolma, debordante di pietre dai colori disparati come il rosa topazio e verde smeraldo che cozzavano orribilmente con il giallo aggressivo dell’oro e i dipinti eterogenei affrescati nella Pala. Dalla Basilica di San Marco abbiamo fatto il giro della piazza. La cosa comica era che in piazza c’era una folla immensa…bastava poi prendere una calle e tutto spariva d’incanto: dal caos al cosmos…forse e’ questa la magia di cui si parla a proposito di Venezia.
Ma la nostra veloce visita non poteva escludere il Ponte di Rialto: una delle mete turistiche più frequentate della città. E’ il più famoso dei ponti che attraversano il Canal Grande: e’ pieno di gioiellerie che ricordano Ponte vecchio a Firenze, forse ai tempi della Repubblica di Venezia i mercanti vi avranno venduto spezie, indumenti e cibo. E il vaporetto? questo mezzo di trasporto che tenta disperatamente di funzionare come un bus con le sue fermate a destra e sinistra del canale, ma che rimane un barcarozzo un po’ buffo che porta in giro le persone come può.Ma non si puo’ andar via da Venezia, senza aver gustato la bellezza dei baccari, ossia le piccole osterie che animano le vie della città, dove tra un vinello o uno spritz si possono degustare tartine e mini-dessert tipici.
Copyright © 2006 - All Rights Reserved