Krafla e Grottajia


Lo scenario di Krafla è decisamente infernale: una distesa di fanghi ribollenti, lava solidificata e piccoli vulcani che sbuffano fumi ad alta temperatura.
Sul posto c’è – giustamente – una centrale geotermica che approfitta dell’energia che si sprigiona dal sottosuolo. Non molto altro si può fare in un luogo del genere.

Un’altra cosa che si può fare è fare i turisti, come noi, e andare a gironzolare per questi campi, passeggiando sulla lava rappresa e osservando queste terre in continua evoluzione. Una gita un po’ particolare…

Lì vicino, c’è Grottaja, che fa parte anch’essa dei campi geotermici di Krafla, ma una propaggine, suppongo più vecchia e quindi meno attiva. Infatti lì qualche arbusto cresce, a differenza di Krafla.
Qui non ci sono fanghi ribollenti, ma una curiosa “ferita” della terra, molto lunga e rigonfia, come fosse una lunghissima cunetta. E’ l’effetto di un movimento geotermico che ha spaccato la terra e fatto fuoriuscire della lava.
Poi, raffreddandosi, quel che è rimasto è questo rigonfiamento, al cui interno sono accessibili delle piccole grotte (da cui il nome), che contengono acqua… calda… 😉

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