Rejkiavik, Baia fumosa


Il significato di Rejkiavik è proprio “baia fumosa”. Il luogo che divenne poi la capitale d’Islanda, fu chiamato così per i fumi che si innalzano tutt’intorno, e non sono solo nebbia che viene dal mare, ma anche esalazioni dal sottosuolo. Infatti tutto intorno alla città ci sono campi di lava e geotermici.

In realtà, a Rejkiavik abbiamo trovato abbastanza sole. Un po’ la cosa ci ha scocciato, perchè avremmo voluto avere il sole in molti altri luoghi panoramici dell’isola. Ma il sole è sempre bene accetto! E mi ha permesso di fare delle belle foto-cartolina al monumento simbolo della città, che rappresenta una nave vichinga sulla riva del mare.

Per il resto Rejkiavik è una città con edifici moderni, molto minimalisti e un po’ freddini. Avrei preferito vedere un po’ di quelle casette gialle, rossi, verde e azzurre che si vedono spesso in Scandinavia.
Ma qui gli edifici vengono costruiti senza troppi fronzoli e abbellimenti, la vita qui è dura, e l’importante è costruire edifici solidi. Un’altra cosa si nota: che le case sono tutte abbastanza simili, cioè non ci sono delle mega ville, ma nemmeno delle catapecchie, sembra che tutto stia entro una certa media.

Il centro è abbastanza vivace, e ci sono anche ristorantini e locali. Peccato invece che non esista un mercato del pesce: il pesce arriva qui direttamente congelato, a quanto pare, tant’è che nemmeno il porto puzza “di mare”, come si dice di solito da noi.

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