I norvegesi sono ecologisti?
Durante il nostro viaggio nella terra dei Troll e dei Vichinghi, abbiamo riflettuto sul tema dell’ecologia. Di fronte a tanta natura e spazi non “contaminati” dall’uomo, la domanda viene abbastanza spontanea.
Molto spesso si parla del rapporto di rispetto che i popoli scandinavi in generale e i norvegesi in particolare, hanno con la natura.
Devo dire che non ci è sembrato esattamente così. Forse, più che di rispetto, sarebbe giusto parlare di timore. La natura norvegese infatti è temibile: freddo e neve quasi tutto l’anno, buio per tutto il giorno d’inverno e poi montagne difficile da domare, terre scarsamente coltivabili.
Diciamo quindi che qui l’uomo è dovuto scendere a patti con la natura molto più che in altri posti.
Premesso questo, cosa abbiamo trovato? Abbiamo trovato molte pale eoliche, sparse dovunque si possa (ovviamente non sui fianchi ripidi dei fiordi, ma in zone più pianeggianti o in mezzo al mare) e una densità abitativa decisamente bassa. Vi sono infatti zone in cui si trovano soltanto sparute casette in mezzo al nulla.
Ma arrivando in città più grandi, come Stavanger e Bergen, la situazione cambia.
Qui purtroppo è già cominciata una bella speculazione edilizia: una volta sui monti attorno a Bergen c’erano solo boschi, e non è solo un luogo comune, è proprio vero. Infatti abbiamo confrontato delle foto di mio padre di Bergen di 15 anni fa con quelle che ho fatto io ora. Il risultato è che nelle mie sono presenti casermoni che coprono la collina, mentre nelle foto di mio padre si vedono solo boschi.
Lo stesso vale per Stavanger, in tanti posti si vedono le stesse unità abitative che hanno deturpato le nostre coste e le nostre città.
Certo, la misura è molto inferiore, ma il segnale è chiaro.
Anche per quanto riguarda altri aspetti dell’ecologia, non ho trovato quello che mi aspettavo: la raccolta differenziata non l’ho vista e ancora si usano i sacchetti della spesa di plastica, che da noi sono stati banditi. Evidentemente, su questo siamo più avanti noi.
E poi hanno altre abitudini decisamente anti-ecologiche. Ad esempio, hanno il vizio di avvolgere la verdura nel cellophane UNA PER UNA: zucchina per zucchina, peperone per peperone, melanzana per melanzana. Non sto scherzando! in tutti i supermercati è così, e non ne capisco nemmeno l’utilità pratica.
Infine, ancora oggi fanno la caccia alla balena: a Bergen, come in altri porti, si può comprare carne di balena.
La loro fortuna in realtà è che sono ancora pochi, per cui il loro impatto ambientale rimane limitato. Ma quando saranno di più? vedremo allora come si comporteranno…
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